Secondo quanto riportato dall’Eurostat, a gennaio 2018 rispetto a dicembre 2017, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,1% sia nell'area dell'euro (EA 19) sia nell'UE28. A dicembre 2017, il volume del commercio al dettaglio era diminuito dell'1,0% nell'area dell'euro e dello 0,9% nell'UE28. A gennaio 2018 rispetto a gennaio 2017, l'indice delle vendite al dettaglio aggiustate per il calendario è aumentato del 2,3% nell'area dell'euro e del 2,7% nell'UE28.
Confronto mensile per settore di vendita al dettaglio e per Stato membro
La diminuzione dello 0,1% del volume del commercio al dettaglio nell'area dell'euro a gennaio 2018, rispetto a dicembre 2017, è dovuta a cali dello 0,3% per i “prodotti non alimentari” e dello 0,2% dei 'prodotti alimentari, bevande e tabacco', mentre il carburante per autotrazione è aumentato dello 0,1%. Nell'UE28, la diminuzione dello 0,1% è dovuta a cali dello 0,3% per 'alimentari, bevande e tabacco' e dello 0,2% per prodotti non alimentari, mentre il carburante per autotrazione è aumentato dello 0,3%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni sono state registrate in Estonia (-2,4), Belgio (-1,6%) e Malta (-1,4%), mentre i maggiori aumenti sono stati osservati in Lettonia (+2,1%), Finlandia (+1,3%), Ungheria (+1,1%) e Austria (+0,7%). Per l’Italia ili dato non è disponibile.
Confronto annuale per settore di vendita al dettaglio e per Stato membro
L'aumento del 2,3% del volume del commercio al dettaglio nell'area dell'euro a gennaio 2018, rispetto a gennaio 2017, è dovuto agli aumenti del 3,8% per i “prodotti non alimentari”, dello 0,8% per 'prodotti alimentari, bevande e tabacco' e dello 0,2% per il carburante per autotrazione. Nell'UE28, l'aumento del 2,7% del volume degli scambi al dettaglio è dovuto agli aumenti del 4,2% per i “prodotti non alimentari”, dell'1,7% per i carburanti per autotrazione e dello 0,6% per 'prodotti alimentari, bevande e tabacco'. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi sono stati registrati in Romania (+11,0%), Ungheria (+7,5%), Lettonia (+7,2%) e Francia (+6,3%), mentre diminuzioni sono state osservate in Estonia (-0,9%) e in Belgio (-0,2%).