Secondo quanto comunicato dall’Eurostat, a ottobre 2019 rispetto al mese precedente, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,6% nell’eurozona (EA19) e dello 0,4% nell'UE28. A settembre 2019, il volume degli scambi al dettaglio era diminuito dello 0,2% nell'area dell'euro e dello 0,1% nell'UE28. A ottobre 2019, rispetto a ottobre 2018, l'indice delle vendite al dettaglio rettificato per calendario è aumentato dell'1,4% nell'area dell'euro e dell'1,9% nell'UE28.
Confronto mensile per settore e per Stato membro
Nell'eurozona a ottobre 2019, rispetto a settembre 2019, il volume del commercio al dettaglio è diminuito dell'1,1% per i “prodotti non alimentari”, mentre “alimentari, bevande e tabacco” sono aumentati dello 0,3% e i “carburanti per autotrazione” dello 0,6%. Nell'UE28, il volume del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,8% per i “prodotti non alimentari” mentre gli “alimentari, le bevande e il tabacco” sono aumentati dello 0,2% e i “carburanti per autotrazione” dello 0,6%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, le maggiori diminuzioni sono state registrate in Germania e Irlanda (entrambi -1,9%) e Finlandia (-1,2%). Gli aumenti più elevati sono stati osservati in Portogallo (+2,1%), Polonia (+0,9%), Belgio e Romania (entrambi +0,8%). Per l’Italia il dato non è disponibile.
Confronto annuale per settore e per Stato membro
Nell'area dell'euro a ottobre 2019, rispetto a ottobre 2018, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 2,3% per i “prodotti non alimentari”, dell'1,4% per i “carburanti per autotrazione” e dello 0,3% per “alimentari, bevande e tabacco”. Nell'UE28, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 2,8% per i “prodotti non alimentari”, del 2,0% per i “carburanti per autotrazione” e dello 0,9% per “alimentari, bevande e tabacco”. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori aumenti annui sono stati registrati in Romania (+6,9%), Ungheria (+6,2%) e Malta (+5,1%). Diminuzioni sono state osservate in Slovenia (-5,4%), Slovacchia (-3,3%) e Lettonia (-0,4%).