Eurozona: crescita PMI manifatturiero all'inizio del quarto trimestre
Eurozona: crescita PMI manifatturiero all


Tasso in rialzo ad ottobre per la crescita manifatturiera dell’eurozona, con risultati maggiori alla precedente stima flash registrati dall’indice PMI finale della produzione, dei nuovi ordini e dei livelli occupazionali.
Attestandosi a 52.3, l’indice finale destagionalizzato PMI sul Manifatturiero dell’Eurozona di ottobre è risultato maggiore del valore più basso in cinque mesi di settembre e della precedente stima flash (entrambi a 52.0). Ad ogni modo, il tasso di espansione segnalato all’inizio del quarto trimestre è rimasto in linea con la tiepida crescita registrata durante il terzo trimestre.
Il miglioramento tra l’indice principale e la precedente stima flash è dipeso soprattutto dalla Germania, dove il PMI è aumentato di 0.5 punti osservando forti tendenze al rialzo nella produzione (+0.5) e nuovi ordini (+1.1).
Indice PMI al di sopra della soglia neutra di non cambiamento di 50.0 è stato registrato in tutte le nazioni ad eccezione della Grecia, con crescite più veloci segnalate in Italia, Austria e Paesi Bassi. Il PMI greco ha comunque continuato a crescere, sino a raggiungere il valore più alto in cinque mesi.
Per il ventottesimo mese consecutivo è aumentata ad ottobre la produzione manifatturiera dell’eurozona. La crescita della produzione è aumentata durante l’ultima indagine e questo è attribuibile all’aumento leggero dei nuovi ordini. Gli ordini destinati al mercato estero (incluso il commercio intra eurozona) sono aumentati ad un tasso moderatamente più veloce, il più veloce da giugno.
I maggiori tassi di crescita sono stati segnalati nei Paesi Bassi, Italia e Austria, nazioni queste che hanno inoltre segnalato tassi di espansione più veloci rispetto a settembre. Germania e Irlanda hanno inoltre riportato espansioni relativamente forti della produzione, mentre in Francia e Spagna le crescite sono state in paragone modeste.
Tutte queste nazioni hanno inoltre riportato un aumento dei nuovi ordini totali e delle esportazioni. Ciò rappresenta una continuazione del trend di espansione per la maggior parte delle nazioni, ad eccezione della Francia che registra il primo aumento degli ordini totali dall’aprile 2014 e la prima crescita delle esportazioni in cinque mesi. Nonostante la Grecia continua a restare in una situazione di crisi seria, i tassi di contrazione della produzione, nuovi ordini ed esportazione si sono indeboliti rispetto al declino da record storico registrato a luglio.
Aumenta ancora una volta a ottobre, estendendo l’attuale sequenza a quattordici mesi, il livello occupazionale della zona euro, anche se ad un tasso che è risultato debole sino a raggiungere il valore più debole da febbraio. Incrementi del personale sono stati riportati in Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Austria e Irlanda, anche se i tassi hanno accelerato solo in Italia, Paesi Bassi e Austria. La combinazione tra il rallentamento della creazione di posti lavoro e la continua crescita dei nuovi ordini ha continuato a esercitare pressioni sulla capacità produttiva dei manifatturieri. Ciò è stato sottolineato dall’ennesimo incremento del lavoro inevaso, il sesto in altrettanti mesi.
Ad ottobre, rispecchiando l’attuale declino dei prezzi delle materie prime, crollano al tasso maggiore in nove mesi i costi medi di acquisto. Allo stesso tempo, anche se modestamente, per il secondo mese consecutivo diminuiscono i prezzi di vendita. Solo i Paesi Bassi hanno riportato un aumento dei prezzi medi di vendita mentre la scontistica maggiore è stata riportata dalla Grecia e dalla Francia.
Secondo Chris Williamson, Chief Economist presso Markit, “rimane deludentemente insignificante la ripresa del settore manifatturiero dell’eurozona, l’indagine di ottobre infatti ha segnalato una crescita annua della produzione di appena il 2%, performance questa piuttosto debole considerati gli stimoli della banca centrale al momento in atto.
“Con l’indebolimento della produzione, i livelli occupazionali al valore più basso in otto mesi e i prezzi di vendita in discesa al tasso più veloce da febbraio è comprensibile come la BCE stia valutando ulteriori incentivi.
“Ad ogni modo, dall’indagine arriva qualche notizia positiva. I nuovi ordini esteri (incluso il commercio intra eurozona) hanno mostrato l’aumento mensile maggiore in quattro mesi. Ciò forse potrebbe alleviare le preoccupazioni su come la più debole crescita in Cina e in altri mercati emergenti potrebbe avere un effetto negativo sulla ripresa dell’eurozona.
“Inizia a dare segnali di affaticamento la ripresa in quelle nazioni che ad inizio anno avevano registrato un forte incremento, con tassi di crescita in rallentamento in Irlanda e Spagna. Il debole rialzo in Germania e l’attuale quasi stagnazione in Francia hanno in qualche modo fatto si che i risultati migliori scaturissero sorprendentemente dall’Italia”.



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Classifica PMI Manifatturiero per Paese a ottobre Italia: 54.1 (massimo su 3 mesi)
Paesi Bassi: 53.7 (massimo su 2 mesi)
Irlanda: 53.6 (minimo su 2 mesi)
Austria: 53.0 (massimo su 20 mesi)
Germania: 52.1 (flash 51.6 e minimo su 3 mesi)
Spagna: 51.3 (minimo su 22 mesi)
Francia: 50.6 (flash 50.7 e invariato)
Grecia: 47.3 (massimo su 5 mesi)Eurozona: crescita PMI manifatturiero all
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