Prezzi produzione industria: a marzo indice invariato su mese e +3,1% su anno
Prezzi produzione industria: a marzo indice invariato su mese e +3,1% su anno


L’Istat ha comunicato che marzo l'indice dei prezzi alla produzione dell'industria rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta del 3,1% nei confronti di marzo 2016. A marzo 2017 l’indice dei prezzi alla produzione dei beni di consumo segna un incremento congiunturale dello 0,1% per il mercato interno e diminuisce dello 0,1% per entrambe le aree del mercato estero; rispetto a marzo 2016 si registra un aumento dell’1,1% per il mercato interno e dello 0,4% per il mercato estero area euro, mentre si registra una variazione nulla per il mercato estero area non euro. Per i beni strumentali l’indice dei prezzi aumenta, in termini congiunturali dello 0,2% per il mercato interno, dello 0,1% per il mercato estero zona euro, mentre diminuisce dello 0,1% per il mercato estero area non euro; in termini tendenziali, l’indice aumenta dello 0,8% per il mercato interno, dello 0,2% per il mercato estero area euro e dello 0,6% per quello area non euro. Per i beni intermedi l’indice dei prezzi aumenta, in termini congiunturali, per il mercato interno dello 0,6%, per quello estero area euro dello 0,2 % e per il mercato area non euro dello 0,3%; rispetto a marzo 2016 si registrano aumenti del 3,5 sia per il mercato interno sia per quello estero area euro e del 2,3% per il mercato estero area non euro. L’indice dei prezzi alla produzione relativo all’energia diminuisce, rispetto al mese precedente, dello 0,8% per il mercato interno e dello 0,1% per il mercato estero area euro; in termini tendenziali si registrano variazioni positive del 6,1% per il mercato interno e del 45,8% per il mercato estero area euro. I prezzi alla produzione dell’industria segnano, sul mercato interno, nell’ambito delle attività manifatturiere, i tassi di crescita tendenziale più elevati nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+17,0%). Il settore che registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello dell’industria del legno, della carta e stampa (-0,5%). Per quel che riguarda il mercato estero, i maggiori incrementi tendenziali si registrano, per l’area euro, nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+45,8%); per l’area non euro in quello della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti (+4,1%). Il calo tendenziale più marcato, per l’area euro, è quello della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-1,9%).



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