Commercio estero: a dicembre export -2,3% e import -1% su mese
Commercio estero: a dicembre export -2,3% e import -1% su mese


Anche i maggiori enti internazionali ormai certificano che l’intera economia globale sta subendo una frenata e questo ovviamente impatta negativamente sugli scambi commerciali. A maggior ragione per un Paese come l’Italia a forte vocazione esportatrice, che viene penalizzata nell’export al di fuori dell’Europa. E infatti, l’Istat comunica che a dicembre 2018 entrambi i flussi commerciali con l’estero registrano una flessione congiunturale, più intensa per le esportazioni (-2,3%) che per le importazioni (-1,0%). La diminuzione congiunturale dell’export è da ascrivere al netto calo delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,6%) mentre l’area Ue registra una contenuta crescita (+0,5%). Nel trimestre ottobre-dicembre 2018, rispetto al precedente, si registra una crescita sia per le esportazioni (+0,9%) sia per le importazioni (+0,6%). A dicembre 2018 la diminuzione dell’export su base annua è pari a -2,7% e coinvolge sia l’area extra Ue (-5,1%) sia, in misura molto più contenuta, i paesi Ue (-0,3%). La crescita dell’import (+1,4%) è trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+8,1%). Ritornando alla fase congiunturale, a dicembre il calo congiunturale dell’export è quindi principalmente dovuto alla marcata flessione delle vendite verso l’area extra Ue. Per l’anno 2018 le vendite sui mercati esteri risultano in espansione (+3,0%), anche se in misura molto inferiore rispetto al 2017 (+7,6%). L’incremento in valore dell’export nel 2018 riflette un’analoga crescita dei valori medi unitari, con una dinamica dei volumi pressochè stazionaria. Il tasso di crescita dell’export è più sostenuto verso i paesi Ue, in particolare la crescita delle vendite è superiore alla media nazionale verso Francia e Germania, mentre l’incremento verso il Regno Unito è positivo ma assai contenuto. Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla flessione tendenziale dell’export nel mese di dicembre, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-21,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-17,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (-3,8%). In aumento, su base annua, le esportazioni di macchinari e apparecchi n.c.a (+2,0%) e di articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+3,2%). Su base annua, i Paesi che contribuiscono maggiormente al calo delle esportazioni sono Turchia (-32,9%), Stati Uniti (-5,7%), Cina (-15,2%) e paesi OPEC (-8,3%). Si segnala l’aumento tendenziale delle esportazioni verso la Francia (+5,1%) e la Svizzera (+7,5%). Nel 2018 la crescita dell’export è pari a +3,0% ed è sospinta da prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+3,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+4,5%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+4,7%). Nell’ultimo mese del 2018 il surplus commerciale si riduce di 1.423 milioni di euro (da +5.081 milioni a dicembre 2017 a +3.658 milioni a dicembre 2018). Nell’anno 2018 l’avanzo commerciale raggiunge +39.804 milioni (+81.194 milioni al netto dei prodotti energetici). Nel 2017 era pari a +47.642 milioni. Nel mese di dicembre 2018 si stima che l’indice dei prezzi all’importazione diminuisca dell’1,6% rispetto al mese precedente ed aumenti del 1,4% in termini tendenziali.



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