Prezzi all’import dei prodotti industriali: a maggio -0,8% su aprile
Prezzi all’import dei prodotti industriali: a maggio -0,8% su aprile


Secondo quanto comunicato dall’ISTAT, a maggio 2017 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,8% rispetto al mese precedente e aumenta del 2,7% nei confronti di maggio 2016. L’indice dei prezzi all’import dei beni di consumo segna a maggio 2017, rispetto al mese precedente, una diminuzione dello 0,2% per il mercato totale, dello 0,4% per l’Area euro e dello 0,1% per l’Area non euro. Rispetto a maggio 2016 si ha un aumento dell’1,2% per il mercato totale, dell’1,9% per l’Area euro e dello 0,5% per l’Area non euro. Il raggruppamento dei beni strumentali, in termini congiunturali, presenta una variazione nulla per il mercato totale, un aumento dello 0,1% per l’Area euro e una diminuzione dello 0,2% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice presenta una variazione nulla per il mercato totale e per l’Area non euro, mentre diminuisce dello 0,1% per l’Area euro. Per i beni intermedi l’indice dei prezzi registra, in termini congiunturali, una variazione nulla, per il mercato totale e per l’Area euro, mentre diminuisce dello 0,1% per l’Area non euro; rispetto a maggio 2016 l’indice registra un aumento del 3,3% per il mercato totale, del 3,6% per l’Area euro e del 2,8% per l’Area non euro. L’indice dei prezzi all’importazione relativo all’energia registra, rispetto al mese precedente una diminuzione del 3,7% per il mercato totale, dello 0,2% per l’Area euro e del 3,9% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice registra un aumento del 8,4% per il mercato totale, del 2,0% per le importazioni provenienti dall’Area euro e dell’8,7% per l’Area non euro. I prezzi all’importazione segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, il tasso di crescita tendenziale più elevato, per quel che riguarda l’Area euro, nei settori della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,6%), nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,8%), e nelle fabbricazioni di prodotti chimici (+4,8%), mentre, per l’Area non euro nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,2%) e nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+5,7%). Il calo tendenziale più marcato risulta per l’Area euro nel settore delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (-1,1%) e per quella non euro e nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-0,7%). 



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