Produzione industriale: ad aprile -1,2% su mese ma +1,9% su anno
Produzione industriale: ad aprile -1,2% su mese ma +1,9% su anno


Un passo avanti e uno indietro. Non è un nuovo ballo, ma la rappresentazione dell’andamento della nostra produzione industriale, che non riesce a mettere insieme due mesi positivi e convincenti da molto tempo. C’è di buono, che il saldo tra cali e salite è positivo, per cui alla fine si riesce comunque a crescere. Certo, sempre meno rispetto alle altre nazioni dell’eurozona. Ce lo comunica l’Istat, secondo cui nel mese di aprile la produzione industriale registra una battuta d’arresto (-1,2%) tornando sui livelli destagionalizzati di febbraio 2018. Nello stesso mese flessioni mensili si registrano anche per alcuni grandi Paesi europei come Germania e Spagna. Su base annua, la media dei primi quattro mesi del 2018 del dato corretto per gli effetti di calendario resta ampiamente positiva (+3,1%). I beni strumentali continuano a crescere, con incrementi sia su base annua (+5,6%) sia rispetto a marzo (+0,7%) cumulando una crescita tendenziale pari a quasi il 5% da inizio anno. Ad aprile 2018 si stima quindi che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1,2% rispetto a marzo. Nella media del trimestre febbraio-aprile la produzione è diminuita dello 0,7% sul trimestre precedente. L’indice destagionalizzato mensile mostra una crescita congiunturale solo nel comparto dei beni strumentali (+0,7%); diminuiscono invece tutti gli altri raggruppamenti: energia (-4,8%), beni di consumo (-1,3%) e beni intermedi (-1,1%). Corretto per gli effetti di calendario, ad aprile 2018 l’indice è aumentato in termini tendenziali dell’1,9% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di aprile 2017). Nella media dei primi quattro mesi la produzione è aumentata del 3,1% su base annua. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano ad aprile 2018 un’ampia variazione tendenziale positiva nel comparto dei beni strumentali (+5,6%); in misura più lieve crescono anche i beni di consumo (+1,7%) mentre variazioni negative segnano i beni intermedi (-0,7%) e l’energia (-0,6%). I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+8,3%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+6,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori dell’industria del legno, della carta e stampa (-4,1%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-4,0%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-1,9%).



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