Commercio al dettaglio: a luglio -3,1% a volume su mese e -10,2% su anno
Commercio al dettaglio: a luglio -3,1% a volume su mese e -10,2% su anno


Le famiglie italiane riducono i consumi non essenziali e la mancanza della quasi totalità dei turisti stranieri fa il resto. Se poi ci mettiamo l’incertezza degli scenari economici e fiscali dell’autunno, facilmente si spiega il calo del commercio a luglio. Rispetto allo scorso anno, il calo delle vendite al dettaglio è determinato soprattutto dal comparto non alimentare, in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione la dinamica tendenziale negativa riguarda in particolar modo gli esercizi specializzati, mentre gli esercizi non specializzati mostrano una diminuzione molto più modesta. Tra questi ultimi, solo nei discount si evidenzia un segno positivo. In calo rispetto a un anno prima anche le vendite al di fuori dei negozi, mentre solamente il commercio elettronico registra un aumento, seppure in rallentamento rispetto ai mesi passati. Ma veniamo ai dati. Secondo quanto comunicato dall’Istat, a luglio 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. In calo sia le vendite dei beni non alimentari (-3,2% in valore e -4,8% in volume), sia quelle dei beni alimentari (-1,0% in valore e -0,8% in volume). Nel trimestre maggio-luglio 2020, le vendite al dettaglio registrano un aumento del 12,1% in valore e dell’11,5% in volume rispetto al trimestre precedente. A determinare il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari (+27,4% in valore e +26,2% in volume), mentre i beni alimentari diminuiscono (-1,8% in valore e -2,5% in volume). Su base tendenziale, a luglio, si registra una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, determinata soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume); in calo anche le vendite dei beni alimentari (-1,1% in valore e -2,4% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti, ad eccezione di Utensileria per la casa e ferramenta (+3,2%). Le flessioni più marcate si evidenziano per Abbigliamento, e pellicceria (-27,9%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-17,3%). Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 7,0% mentre il commercio elettronico è in crescita (+11,6%).



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