Markit PMI: deludenti i risultati di fine anno per le vendite al dettaglio
Markit PMI: deludenti i risultati di fine anno per le vendite al dettaglio


Sulla base dell’ultima lettura del PMI delle Vendite al dettaglio e dopo le correzioni stagionali, nel mese di dicembre si assiste ad un calo del settore in Italia, con un tasso di contrazione leggermente più rapido rispetto a novembre. Conseguentemente agli sforzi per incentivare le vendite con promozioni, e la presenza di una pressione sui costi leggermente maggiore, i margini operativi lordi del settore si sono fortemente ridotti. Tuttavia, il livello occupazionale ha mostrato un altro aumento marginale, continuando l’ondata di incremento avutasi nel mese scorso. Dopo aver apportato le opportune correzioni stagionali, l’Indice Markit PMI del Settore delle Vendite al Dettaglio di dicembre, con 47.9 ha riportato una contrazione mensile. In flessione rispetto al record su 9 mesi di novembre di 48.8, l’indice ha indicato una contrazione leggermente più rapida, segnando tuttavia il secondo tra i valori più lenti dallo scorso febbraio. Su base annuale, anche le vendite hanno subìto un calo e, secondo i dettaglianti intervistati, di nuovo ad un tasso più rapido da novembre. Le aziende monitorate hanno in parte collegato tale contrazione alla resistenza a spendere da parte dei consumatori. Le vendite di dicembre sono state generalmente una delusione per i dettaglianti. Circa il 35% delle aziende monitorate non è stato in grado di raggiungere gli obiettivi mensili, mentre il 10% li ha superati. Dopo aver segnato un record in quasi 10 anni lo scorso novembre, la fiducia dei dettaglianti nei confronti delle future prospettive di vendita si è attenuata nel mese di dicembre. Con uno sguardo in avanti, tra i fattori menzionati come possibili incentivi alle vendite nei prossimi mesi sono state elencate le condizioni meteorologiche favorevoli, le promozioni e la maggiore occupazione. Gli sviluppi politici sono stati citati come fattore determinante per le vendite future. Unitamente al calo-vendite, a peggiorare fortemente la flessione dei margini operativi lordi hanno contribuito anche le continue promozioni e gli sconti da parte dei dettaglianti italiani. Il tasso di contrazione è stato il più rapido in tre mesi e nel complesso in linea con la media dell’intero 2016. I livelli di magazzino dei dettaglianti hanno continuato ad aumentare nel mese di dicembre e per il quarto mese consecutivo. Il tasso di accumulo, anche se rallentato rispetto al record su 67 mesi di dicembre, è rimasto solido. Ciò è accaduto nonostante la leggera riduzione dei livelli di acquisto all’ingrosso dei dettaglianti, tornati a contrarsi dopo il primo aumento del 2016 verificatosi a novembre dettaglianti hanno indicato un aumento dei prezzi medi di acquisto, collegandoli alle variazioni del tasso di cambio della valuta, ai costi più alti del petrolio e alle correzioni di listino da parte dei fornitori. Il tasso di incremento è stato il più alto degli ultimi 4 mesi, ma ancora relativamente attenuato rispetto agli standard storici. Un risultato positivo è stato l’ulteriore incremento dei livelli occupazionali delle vendite al dettaglio. Anche se marginale, l’aumento avutosi a dicembre degli organici del settore ha continuato un trend al rialzo a cui stiamo assistendo dallo scorso settembre.



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Secondo Phil Smith, economista presso la IHS Markit, “ulteriore mese deludente quello di dicembre per i dettaglianti italiani, con vendite di nuovo in calo e ad un tasso più rapido da novembre. L’andamento al ribasso delle vendite è stato un argomento costante per il 2016, anche se più recentemente ha mostrato segnali di miglioramento con parametri d’indagine nettamente superiori ai minimi di metà anno e con livelli occupazionali in leggero aumento in ciascuno dei quattro mesi passati. Guardando al futuro, i dettaglianti aderenti all’indagine hanno affermato che molto dipende da come la situazione politica si evolverà, considerando come la mancanza di fiducia con tutta probabilità peserà sul potere d’acquisto”.

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